I Paesi dell'Unione europea procederanno all'acquisto congiunto di gas per far valere sui mercati il loro peso strategico e politico e spuntare condizioni migliori. Parallelamente, in vista del prossimo inverno, i 27 procederanno a ricostituire le scorte anche comuni.
È l'importante intesa raggiunta venerdì 25 marzo al Consiglio Europeo. Sul tetto dei prezzi e sulla riforma del mercato energetico è stato dato mandato alla Commissione di studiare le varie opzioni e di arrivare a nuove proposte entro il mese di maggio.
Che si faccia sul serio per uscire dalla dipendenza dalla Russia lo dimostra l'accordo annunciato in mattinata dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e dal presidente Usa Joe Biden per l'importazione dagli Stati Uniti di 15 miliardi di metri cubi di Gnl nel 2022 destinati a salire a 50 miliardi di metri cubi entro il 2030, un quantitativo equivalente a un terzo delle attuali flussi di gas dalla Russia.
Usa e Ue inoltre s'impegnano a ridurre il fabbisogno stesso di gas, promuovendo "le rinnovabili" e facendo progredire "la produzione e l'uso di idrogeno pulito". "Stiamo lavorando insieme per forgiare un futuro pacifico, prospero e sostenibile: so che avremo successo", ha dichiarato la presidente della Commissione Von der Leyen.
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