Pedro Sanchez, in qualità di Primo Ministro, ha sciolto il parlamento spagnolo e ha convocato per il 23 luglio le elezioni politiche anticipate.
La decisione è maturata a seguito della mancata affermazione del Partito Socialista nelle amministrative del 28 maggio.
Il Psoe mantiene il controllo del governo regionale nelle Asturie e, forse alle Canarie e in Navarra. In bilico la Comunità di Castiglia La Mancia, con i socialisti in leggero vantaggio. Riconosciuta la sconfitta, il partito guidato dal premier ha affermato che, dopo l'analisi della sconfitta, avvierà una strategia efficace per tentare di vincere a luglio.
Unidas Podemos riduce radicalmente la sua rappresentanza in diversi municipi e comunità e cresce la preoccupazione per le politiche di luglio, dove comunque il voto di opinione potrebbe aiutarli a recuperare consensi. Nel quartier generale di Ciudadanos hanno preso atto della debacle del partito che, a questo punto, è dato in difficoltà alle prossime politiche generali.
Il Partito Popolare , all'opposizione in parlamento e guidato dal 2002 da Alberto Nuñez Feijóo, ha ottenuto i numeri per spodestare dal governo il centrosinistra, in caso di accordo con gli ultraconservatori di Vox, in almeno 3 delle 12 comunità autonome in cui domenica si è andati al voto per le amministrative. I tre territori con governatori socialisti non confermati, sono la Comunità Valenciana, in Aragona e nelle Baleari. La stessa prospettiva si profila in Estremadura, dove, tuttavia, il Psoe resterebbe almeno primo partito.
I popolari hanno trionfato nella Comunità di Madrid con la conferma della governatrice uscente Isabel Díaz Ayuso per la quale si profila un terzo mandato, essendo andata oltre la maggioranza assoluta e potendo fare a meno di sostegni di altre formazioni, come invece avvenuto nei due passati mandati amministrativi. Maggioranza assoluta per i popolari anche a La Roja, e, insieme a Vox, governerebbero anche la Cantabria. Confermata, come da previsioni, la guida popolare alla comunità di Murcia, un feudo tradizionale.
La nuova formazione Sumar lanciata dalla ministra del lavoro Yolanda Diaz non ha partecipato alle amministrative ma si candiderà alle Politiche.
desk@europolitiche.it