L'ex presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha prestato giuramento il 13 dicembre come nuovo premier della Polonia quale esito delle elezioni parlamentari svoltesi il 15 ottobre scorso.
Tusk guida un nuovo governo filo-europeista grazie alla fiducia accordatagli il 12 dicembre sera dal Parlamento a Varsavia ponendo fine a otto anni di dominio del partito nazionalista 'Diritto e Giustizia' (Pis), guidato da Jaroslaw Kaczynski e in conflitto con l'Ue.
"Giuro in modo solenne fedeltà alla costituzione e che il bene di cittadini, nonché la prosperità della Patria, saranno per me sempre" il mandato "più alto", è la formula di giuramento pronunciata da Tusk. Con la stessa formula hanno giurato i ministri del nuovo governo davanti al Presidente Andrzej Duda che ha accolto Tusk dicendo: "Congratulazioni perché avete vinto nel processo politico venendo da un'altra parte della scena politica. Da oggi condivideremo la responsabilità per le questioni polacche".
Il capo di stato ha quindi assicurato Tusk della sua disponibilità per la collaborazione con il suo esecutivo. "Vi assicuro che non ho intenzione di porre il veto in tutte le tematiche "che riguardano il bene della Repubblica polacca" ha detto Duda.
Come primo atto del proprio mandato Tusk siè recato a Bruxelles per partecipare al Consiglio del 14 e 15 dicembre. Le reazioni nelle capitali dei Paesi fondatori sono state orientate all'ottimismo per la svolta di Varsavia.
Dalla Germania, il cancelliere Olaf Scholz ha scritto su X che "Donald Tusk vuole riportare la Polonia nel cuore dell'Ue, che è esattamente il suo posto. Non vedo l'ora di far progredire l'Ue e le relazioni tedesco-polacche fianco a fianco con la Polonia".
Antonio De Chiara @europolitiche.it