Si chiude una stagione euroscettica in Slovenia. Domenicca 24 aprile ha vinto le elezioni politiche il Movimento Libertà (Gibanje Slovenija) di Robert Golob distanziando il Partito democratico (Sds) del premier uscente Janez Jansa, conservatore e notoriamente euroscettico in un Paese nell'Ue dal 2004 e nell'eurozona dal 2007.
Per il Partito conservatore di Jansa si tratta di una sconfitta che ha smentito i sondaggi pre-elettorali, che prevedevano invece un testa a testa con Golob. Gobob ha promesso di archiviare l'era del sovranista Jansa, noto estimatore delle politiche di Morawiecki in Polonia e di Orban, recentemente rieletto premier in Ungheria. Le politiche dell'Sds sono state più volte criticate dalla Commissione Ue per limitazioni della libertà e del pluralismo informativo. Jansa era anche assurto agli onori della cronaca, per i suoi tweet che definivano eurodeputati attuali e passati «burattini di Soros» o di quello con cui ha recenteente anticipato la visita della presidente Ursula von der Leyen a Kiev, prima che la Commissione stessa annunciasse la delicata missione.
Il Movimento Libertà si è attestato al 34,5% con 40 deputati su novanta, quasi 11 punti in più rispetto al 23,7% dell'Sds che scenderà a 28 deputati. Entrano in parlamento anche altri tre partiti, con il 7% i conservatori di Nova Slovenija (NSi), i Socialdemocratici (Sd) a più del 6% e la Sinistra (Levica) con 5 deputati. Fuori Uniamo la Slovenia e la Lista Marjan Sarec.
L'ingegnere Golob, specializzatosi negli Stati Uniti, ha co-fondato nel 2004 la GEN-I, di cui è rimasto presidente fino al 2021.
Membro fino al 2013 del partito Slovenia Positiva, fondato dal sindaco di Lubiana Janković. è poi passato al partito SAB di Alenka Bratušek, premier slovena dal 2013 al 2014, di cui è stato uno dei vicepresidenti.
Dopo essere stato rimosso dalla carica di presidente della GEN-I, Golob ha deciso di scalare i piani alti della politica nazionale, giungendo a candidarsi nel gennaio 2022 alla presidenza del partito verde Z.Dej, che ancora non era in parlamento, e una volta eletto presidente lo ha ribattezzato Movimento Libertà, portandolo a diventareuno spazio politico aperto per liberali, progressisti ma anche sloveni moderati delusi dall'antieuropeismo di Jansa.
Tocca quindi a Golob cercare di formare un governo per poter diventare il primo ministro di poco più di due milioni di sloveni, un anno dopo il trentennale della dichiarazione d'indipendenza del 1991 dalla dissolta Jugoslavia.
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