Frank-Walter Steinmeier è stato rieletto, per un secondo mandato, presidente federale tedesco al primo scrutinio parlamentare, con i 1045 voti su 1.437 votanti dell'Assemblea federale.
Socialdemocratico, di lungo corso, sessanaseienne Steinmeier era il candidato sia dei partiti della coalizione del governo Scholz (Spd, Verdi e liberali dell'Fdp) insieme alla Cdu/Csu ora guidata da Merz. Un politico a tutto tondo, per ben due volte ministro degli Esteri, una volta candidato cancelliere, e a lungo capogruppo della Spd al Bundestag.
"La mia responsabilità è per tutte le persone che vivono nel nostro paese. Non sono di parte, ma non sono neutrale quando si tratta della causa della democrazia. Chi combatte per la democrazia mi avrà dalla sua parte. Chi la attacca avrà me come avversario", ha detto Steinmeier nel suo primo discorso da rieletto Presidente all'Assemblea
L'Assemblea federale ha il compito esclusivo di eleggere ogni cinque anni il nuovo capo dello Stato ed è composta dai 736 deputati del Bundestag e da altrettanti grandi elettori inviati dai 16 parlamenti dei Laender, arrivando dunque al numero complessivo di 1472.
Poco dopo la rielezione sono arrivati i messaggi di felicitazioni da tutti i governi europei. Nel messagio di Mattarella s legge: "Il rinnovo del suo alto incarico rappresenta un'inequivocabile testimonianza della fiducia che il popolo tedesco ripone nella sua persona, sicuro riferimento di unità in tempi segnati da disagi e incertezze".
Gli altri candidati hanno ottenuto rispettivamente 140 voti (Max Otte, presentato dall'ultradestra dell'Afd), 96 voti (Gerhard Trabert, presentato dalla Linke) e 58 voti (l'astrofisca Stefanie Gebauer, presentata dai Freie Waehler, i 'liberi elettori'). Le astensioni sono state 86, solo 12 i voti dichiarati non validi.
Con il suo stile tranquillo, Steinmeier è rassicurante e al tempo stesso deciso, il che lo rende uno degli uomini politici più popolari della Germania, ben oltre lo scarso potere esecutivo riconosciuto dall'impianto istituzionale tedesco.