EN - With a new Commission in the offing, the EU's two biggest economies are making their move to change the antitrust rulebook. “We need to review the current European competition rules” to check if they can allow "consortia and consolidation in key sectors" such as mobile networks or airspace "in order to strengthen European resilience," the two governments said in a statement laying out what they think the next European Commission needs to do in the next five years to boost European growth.
IT- Con una nuova Commissione in vista, Francia e Germania, le due maggiori economie dell’UE mirano a cambiare nell’Ue le norme antitrust, chiedendo una revisione delle regole sulla concorrenza. Macron e Scholz stanno richiamando da tempo la necessità di questo nuovo corso e i ministri economici da Berlino e Parigi ma anche in bilaterali congiunti, hanno illustrato a più riprese cosa pensano che il prossimo esecutivo europeo dovrà fare nei prossimi cinque anni per rilanciare la crescita europea.
I ministri di Francia e Germania, a margine di un incontro durante la visita di Stato dal 26 al 28 maggio del presidente francese Macron a Berlino, hanno affermato che serve uno sforzo più ampio per ridurre la dipendenza dell’Europa dai partner commerciali extra-europei e “rendere l’Europa un leader globale” nelle tecnologie a zero emissioni nette, nell’intelligenza artificiale, nelle tecnologie quantistiche, nello spazio e nell’aeronautica, nelle biotecnologie, nella robotica, nella mobilità e nelle sostanze chimiche.
In una nota i due governi hanno rilevato che occorre "rivedere le attuali regole europee sulla concorrenza" per verificare se possono consentire "consorzi e consolidamento in settori chiave" come le reti mobili o lo spazio aereo "al fine di rafforzare la resilienza europea". Gli stessi ministri insistono perché importanti progetti di comune interesse europeo, che convogliano denaro da diversi governi verso programmi industriali chiave, siano “ottimizzati, per promuovere una tecnologia profonda e un’innovazione dirompente”. La procedura di autorizzazione dell’UE per tali sussidi deve essere più semplice e veloce, hanno affermato, e potrebbe essere combinata con altre forme di finanziamento dell’UE.
L’appello include il programma “Buy Europe” di Macron, che si spinge fino a chiedere linee preferenziali da dare alle imprese europee per potersi permettere l'aggiudicazione di "appalti pubblici in settori strategici, come la difesa e lo spazio”. Secondo Parigi e Berlino le Big Tech devono inoltre pagare commissioni di supervisione per il Digital Markets Act in modo da consentire “un’implementazione e un monitoraggio accurati”.
Per evitare che la Corte UE possa minare il modo in cui la Commissione esamina gli accordi problematici nelle fusioni ed acquisizioni, Parigi e Berlino si dichiarano pronte ad operare per giungere all’adeguamento “delle attuali norme e regolamenti UE sul controllo delle fusioni al fine di affrontare le acquisizioni strategiche di potenziali concorrenti che impediscono l'innovazione ("acquisizioni killer")".
Si prospetta tanto lavoro per la nuova Commissione che verrà, con i grandi Stati che non intendono lasciare troppi margini di manovra ai concorrenti extraeuropei nella competizione industriale e produttiva globale.
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