Gli ambiti di applicazione dell'intelligenza artificiale sono in continua espansione, con modelli di IA generativa gia molto evoluti e disponibili per svariati usi online. In questo quadro che appare connotato da una disordinata invasività dell'IA sulla vita degli umani, l'Unione europea e gli Stati Uniti hanno annunciato che lavoreranno a un "codice di condotta" comune sull'IA.
Nell'Ue si prevede comunque l'entrata in vigore di un vero e proprio Ai Act, un regolamento Ue che si sta negoziando a Bruxelles, e che ha avuto un primo via libera nei giorni scorsi dalle commissioni Giustizia e Mercato Interno dell'Eurocamera.
L'annuncio è stato formalizzato al termine del Consiglio Ue-Usa su commercio e tech del 30 e 31 maggio in Svezia, dal vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager e dal segretario di stato americano Antony Blinken.
Vestager ha detto che “nelle prossime settimane” l'Unione europea e Stati Uniti presenteranno un piano". Blinken è stato più specifico precisando che si tratterà di “codici di condotta volontari che saranno aperti a tutti i Paesi che condivideranno le stesse idee”. E' evidente che si mira a creare un fronte occidentale in grado di non lasciare la guida del processo di regolamentazione alla Cina, puntando a imbrigliarne eventuali poteri e influenze in una griglia preordinata da Bruxelles e Washington di norme e standard tecnici.
Antonio De Chiara @europolitiche.it