Giovedi 3 marzo i ministri dell'Interno dell'Unione europea, nel Consiglio giustizia e affari interni a Bruxelles, hanno raggiunto un accordo storico: l'Ue accorderà una protezione temporanea a coloro che fuggono dalla guerra in Ucraina.
L'annuncio arriva anche via twitter, con Ylva Johansson, commissario UE agli Affari interni, che ha scritto "L' Ue è unita per salvare vite umane".
Lo strumento prevede un permesso temporaneo di un anno rinnovabile, la libertà di movimento all’interno dell’Ue, l' assistenza sanitaria e il diritto all’istruzione per i minori.
La presidenza francese del Consiglio Ue ha cercato di dirimere le diverse posizioni convocando i 27 rappresentanti permanenti presso l’Unione europea. Gli ambasciatori hanno trovato un compromesso in extremis evitando uno stallo sulla protezione ai centomila fuggitivi al giorno dall'Ucraina invasa dalla Russia.
Nel testo finale si legge che ”il residente in Ucraina con passaporto di altro Paese dovrebbe essere coperto dalla direttiva sulla protezione temporanea o dalla legislazione nazionale”. Una libertà di scelta lasciata ai governi nazionali .
Per quanto sia una soluzione al ribasso e si limiti ai residenti ucrani, la protezione dell'Ue di centinaia di migliaia di profughi di una guerra al suo confine orientale, è un evento epocale.