EU/EN - The next German federal election on 23 February 2025 presents itself as a crucial turning point in the country's political history. The Chancellor and the new government that will support him will also inevitably influence the choices that the European Union will make regarding its future. The different political visions are reflected in different analytical perspectives. According to a simplified scenario we are moving towards a bipolarisation of the general picture. On one side there are the traditional parties of the democratic center (CDU, CSU, SPD, Greens, FDP), on the other the far-right AfD and Sahra Wagenknecht's BSW , who could together obtain over a third of the parliamentary seats. The electoral campaign focuses mainly on economic issues, with two opposing approaches: greater state intervention (SPD, Greens) or more individual responsibility (Union, FDP).
Given that the CDU-CSU and/or SPD are set to govern Germany, we present their election programs below for February 23.
The SPD and its candidate for chancellor Scholz, aim to create more budget space for investments in the economy, education and infrastructure. 100 billion are planned in a fund for investments in electricity and energy networks, housing and artificial intelligence. German industry would receive subsidies to reduce electricity costs and tax incentives for the purchase of electric cars produced in Germany. The program includes tax relief for 95% of taxpayers, a reduction in VAT on food from 7% to 5%, an increase in the minimum wage to 15 euros per hour and a stabilization of the pension level at 48% of the average income. Other key points include an indefinite extension of the rent brake, free school meals, no increase in transport fares and a ceiling of 1,000 euros for care costs.
CDU and CSU have presented their 79-page electoral program in Berlin, which includes a maximum tax burden of 25% for companies and tax cuts for workers. On pensions, the Union confirms the current regulation. To finance the planned measures, which could cost up to 100 billion euros, CDU and CSU are counting on savings from cuts to the citizen's income and the economic growth generated by their policies. Chancellor candidate Merz estimates significant savings on the citizen's income, calculating that even 100,000 fewer beneficiaries would mean 2-3 billion in savings plus additional revenue. Further savings would come from the reduction in spending on immigration reception, in relation to which measures such as rejections at the borders, accelerated asylum procedures and the transfer of asylum seekers to safe third countries are planned.
IT - La prossima elezione federale tedesca del 23 febbraio 2025 si presenta come uno snodo cruciale della storia politica del Paese. Il Cancelliere e il nuovo governo che lo sosterrà, sarà inoltre ed inevitabilmente influente sulle scelte che adotterà l'Unione europea riguardo il suo futuro.
Le diverse visioni politiche si riflettono su differenti prospettive di analisi.
Gli scenari di coalizione
Secondo uno scenario semplificato si va verso una bipolarizzazione del quadro generale Da un lato ci sono i partiti tradizionali del centro democratico (CDU, CSU, SPD, Verdi, FDP), dall'altro l'AfD di estrema destra e il BSW di Sahra Wagenknecht, che potrebbero ottenere insieme oltre un terzo dei seggi parlamentari. La campagna elettorale si concentra principalmente sulle questioni economiche, con due approcci contrapposti: maggiore intervento statale (SPD, Verdi) o più responsabilità individuale (Unione, FDP).
Un'analisi diversa distingue più accuratamente all'interno del gruppo di partiti che propongono governabilità del sistema escludendo le estreme AFD e BSW. I socialdemocratici con il ricandidato Scholz promette più spesa pubblica senza i vincoli di bilancio imposti dal liberale Lindner, i cristianodemocratici puntano a riforme che rassicurano l'elettorato moderato, i Verdi non intendono smantellare l'avanguardia tedesca sui fronti ecologisti e redistributivi, mentre la FDP appare molto lontana dai compromessi della coalizione semaforo che ha contribuito ad affossare accentuando l'impianto neoliberista della sua narrazione.
La continuazione dell'attuale coalizione semaforo appare impossibile, con i suoi membri che cercano di reinventarsi:
Tuttavia, alle complesse sfide economiche si sovrappongono quelle sulla sicurezza e la probabile pressione del prossimo presidente USA Trump per maggiori spese militari. Secondo i sondaggi, nessuno schieramento otterrà una maggioranza netta, rendendo necessarie nuove alleanze. L'ipotesi di una coalizione nero-verde appare compromessa dalle critiche del leader bavarese CSU Söder, lasciando come opzione praticabile un ritorno alla grande coalizione tra Unione e SPD.
I programmi elettorali di SPD e CDU_CSU
Considerando che al governo della Germania sono destinati CDU-CSU e/o SPD, di seguito presentiamo i loro programmi elettorali in vista del 23 febbraio.
La SPD e il suo candidato alla cancelleria Scholz, puntando a creare più spazio in bilancio per investimenti in economia, istruzione e infrastrutture. Sono previsti 100 miliardi in un Fondo per investimenti in reti elettriche ed energetiche, edilizia abitativa e intelligenza artificiale. All'industria tedesca andrebbero sussidi per ridurre i costi dell'elettricità e incentivi fiscali per l'acquisto di auto elettriche prodotte in Germania.
Il programma prevede sgravi fiscali per il 95% dei contribuenti, riduzione dell'IVA sui generi alimentari dal 7% al 5%, aumento del salario minimo a 15 euro lordi orari e stabilizzazione del livello pensionistico al 48% del reddito medio. Altri punti chiave includono proroga illimitata del freno agli affitti, mense scolastiche gratuite, nessun aumento nelle tariffe dei trasporti e un tetto di 1000 euro per i costi dell'assistenza.
CDU e CSU hanno presentato il loro programma elettorale di 79 pagine a Berlino, prevedendo una pressione fiscale massima del 25% per le imprese e riduzioni fiscali per lavoratori.
Sulle pensioni l'Unione conferma l'attuale regolamentazione. Per finanziare le misure previste, che potrebbero costare fino a 100 miliardi di euro, CDU e CSU puntano sui risparmi derivanti dai tagli al reddito di cittadinanza e dalla crescita economica generata dalle loro politiche. il candidato alla cancelleria Merz stima risparmi significativi sul reddito di cittadinanza, calcolando che già 100.000 beneficiari in meno significherebbero 2-3 miliardi di risparmi più entrate aggiuntive. Ulteriori risparmi deriverebbero dalla riduzione della spesa per l'accoglienza migratoria, in riferimento alla quale sono previste misure come respingimenti alle frontiere, procedure d'asilo accelerate e trasferimento dei richiedenti asilo in paesi terzi sicuri.
Antonio De Chiara @europolitiche.it