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Réouverture de Notre-Dame: les dirigeants du monde entier à Paris

07-12-2024 23:46

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Réouverture de Notre-Dame: les dirigeants du monde entier à Paris

Cela semblait une tâche impossible mais, après cinq ans de travaux, le samedi 7 décembre 2024, le monde a célébré la renaissance de la cathédrale.

FR - Cela semblait une tâche impossible mais après cinq ans de travail, le monde a célébré la renaissance de Notre-Dame de Paris. La cathédrale symbolique de Paris, gravement dévastée par l'incendie du 15 avril 2019, a réouvert ses portes samedi 7 décembre 2024 en présence de plus de 50 dirigeants mondiaux accueillis par le président français Emmanuel Macron. Comme annoncé, le président élu des États-Unis, Donald Trump, est venu à Paris, contrebalancé par l'absence de la présidente de la Commission européenne Von der Leyen, très occupée en Amérique latine.

Sur les rives de la Seine se trouvaient le président allemand Frank-Walter Steinmeier, le président italien Mattarella, le président polonais Andrzej Duda, le Croate Zoran Milanovic, le Bulgare Roumen Radev, l'Estonien Alar Karis, le Finlandais Alexander Stubb et le Lituanien Gitanas Nauseda. Parmi les têtes couronnées, les princes britanniques William, Philippe et Mathilde de Belgique ainsi que le prince Albert de Monaco.

La présence du président ukrainien Volodymyr Zelensky a eu un grand impact, comme toujours avec sa barbe pas complètement rasée et sa chemise et son pantalon vert militaire, et à qui voir une cathédrale ressuscitée lui aura rappelé l'effondrement de nombreux bâtiments dans son Ukraine, attaqués et bombardés sans répit. Un grand groupe de personnes puissantes qui n’ont pas manqué de susciter des réunions diplomatiques informelles, dont l’issue sera révélée par l’actualité politique internationale des prochaines semaines.

Maître dans sa montée sur scène, Emmanuel Macron n'a cependant pas pu, comme il l'aurait souhaité, se présenter avec le nouveau Premier ministre que la France espère choisir par l'Elysée après trois mois de gouvernement et la fin désastreuse de l'exécutif Barnier.

Cet ancien symbole mythique de protection de la France apparaissait impérieusement étendu dans toute l'Europe. Le continent européen semble suspendu entre les nombreux postes gouvernementaux vacants à Paris et à Berlin et le poids perçu des intentions de la nouvelle administration américaine, incarnée par Donald Trump, sorti du gel médiatique des élections présidentielles.

 

IT - Sembrava un'impresa impossibile ma dopo cinque anni di lavori il mondo ha celebrato la rinascita di Notre-Dame de Paris. La cattedrale* simbolo di Parigi, gravemente devastata dall'incendio del 15 aprile 2019, ha riaperto sabato 7 dicembre 2024 le sue porte. Oltre che come simbolo nazionale francese, Notre-Dame è anche uno dei luoghi più importanti della cristianità, da molti considerata la seconda chiesa cattolica più importante al mondo dopo la Basilica di San Pietro.

Sono accorsi a Parigi oltre 50 leader mondiali accolti dal Presidente francese Emmanuel Macron. Presente anche il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump al quale ha fatto da contraltare l'assenza della presidente della Commissione europea Von der Leyen, impegnata in America Latina.

Lungo le rive della Senna sono giunti il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, il presidente italiano Mattarella, il presidente polacco Andrzej Duda, il croato Zoran Milanovic, il bulgaro Roumen Radev, l'estone Alar Karis, finlandese Alexander Stubb, e il lituano Gitanas Nauséda. Tra le teste coronate, il principe britannico William, Philippe e Mathilde del Belgio nonché il Principe Alberto di Monaco.

Di grande impatto la presenza del presidente ucraino Volodymyr  Zelensky come sempre con la barba non completamente rasata e la maglia e i pantaloni verde militare, e al quale veder risorgere una cattedrale avrà ricordato il crollo di tanti edifici della sua Ucraina, aggredita e bombardata senza tregua. Un gran parterre di potenti che non ha mancato di generare incontri di diplomazia informale, se e con quale esito, lo diranno le prossime settimane di cronaca politica internazionale. 

Magistrale nel prendersi la scena Emmanuel Macron non ha però potuto, come avrebbe voluto, presentarsi con il nuovo Primo Ministro che la Francia attende sia scelto dall'Eliseo dopo i tre mesi di governo e la rovinosa fine dell'esecutivo Barnier. 

Questo antico simbolo mitico di protezione della Francia è apparso imperiosamente esteso a tutto Europa. Un continente quello europeo che appare sospeso tra le sostanziali vacatio di governo a Parigi e a Berlino e l'incombenza percepita dei propositi della nuova amministrazione Usa, impersonificata da Donald Trump, uscito dal fermo immagine mediatico delle presidenziali.  

 

*La cattedrale di Parigi, costruita tra il 1163 e il 1250, è stata una delle prime grandi chiese gotiche, venuta immediatamente dopo la ricostruzione del coro della basilica di Saint-Denis da parte dell'abate Sugerio, considerato il "padre" del gotico. Le sue sculture e vetrate contrastano con lo stile romanico. La sua facciata occidentale, con due grandi rosoni di 13 metri di diametro, domina imponente la Piazza Jean-Paul II.Il nome della cattedrale significa "Nostra Signora", essendo dedicata alla Vergine Maria.

La storia della costruzione di Notre-Dame iniziò a partire dal XII secolo, quando il regno dei Franchi visse un momento di grande prosperità. L’edificazione della Cattedrale a Parigi attrasse numerosi pellegrini cristiani e rese la città una sede rilevante del culto religioso.

Le maggiori trasformazioni avvennero nel corso del Settecento, commissionate dal re Luigi XIV (1638-1715), finanziate dal cardinale de Noailles (1651-1729) e realizzate dall’architetto Robert de Cotte (1656-1735). Il coro fu completamente ristrutturato e decorato secondo il culto barocco. 

A seguito dei tumulti della Rivoluzione Francese del 1789 e della soppressione delle congregazioni e dei monasteri, la Cattedrale subì gravi danni.

Notre Dame fu restaurata dall’architetto Viollet-le-Duc (1814-1879) a partire dal 1845, poiché versava in uno stato di quasi totale abbandono. Gran parte della struttura fu ripristinata in stile gotico, tra cui i portali d’ingresso, le sculture dei re, e soprattutto vennero portati a termine i lavori delle torri presenti in facciata. In questa versione restaurata la Cattedrale è giunta fino al 2019, anno in cui un incendio devastatore, ha reso necessaria la sua quinquiennale ricostruzione e la riapertura di sabato 7 dicembre 2024.

 

Giusy Rossi @europolitiche.it

 


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