Thousands of Georgians have taken to the streets of Tibilisi and are waving EU flags against the government that has been in office for less than three months and is promoting an autocratic law on foreign agents.
Migliaia di georgiani sono scesi in piazza a Tibilisi e sventolano bandiere UE contro il governo in carica da meno di tre mesi e promotore di una legge sugli agenti stranieri d'impronta autocratica.
Alla luce delle sue prime iniziative, il governo georgiano in carica dall'8 febbraio 2024 viene ormai apertamente accusato di volere una svolya autoritaria, considerando le dichiarazioni del nuovo premier Irakli Kobakhidze, la cui ascesa avviene sulla scia del ritorno sulla scena pubblica del potente miliardario Bidzina Ivanishvili, l’uomo più ricco del Paese e primo ministro della Georgia nel 2012-2013, solo formalmente ritiratosi dalla politica nel 2021.Anche in Georgia, de facto, la scena politica è dominata da un oligarca che condiziona l'azione di governo.
Il premier Kobakhidze si sta giocando buona parte della sua reputazione e leadership con il progetto della controversa legge sulle influenze straniere, che molti considerano molto simile a quella in vigore in Russia. I passi avanti della legge in Parlamento stanno provocando la reazione di piazza a Tibilisi di migliaia di georgiani che richiedono il suo ritiro.
Si registrano tafferugli contro le forze dell'ordine e decine di arresti tra i manifestanti.
L'Unione europea è perplessa sulle mosse di Irakli Kobakhidze e da Bruxelles giunge eco che con questa postura governativa l'adesione della Georgia all'Ue (il Paese e candidato da dicembre 2023) è a rischio, considerando anche che La limitazione del potere degli oligarchi rientra tra i numerosi requisiti richiesti dall’UE affinché la Georgia possa progredire nel suo percorso di integrazione europea.
La Presidente Zurabishvili, convinta europeista, si dichiara "Pronta a mettere il veto" alla legge d'impronta autocratica.
Antonio De Chiara per Europolitiche.it