Il presidente francese Emmanuel Macron ha presentato mercoledì 17 gennaio alla 54ma edizione del World Economic Forum (WEF) di Davos, una visione globale per il futuro dell'Europa, ponendo l'accento sulle riforme economiche, sulla sostenibilità ambientale e sul rafforzamento della sovranità europea. Macron, reduce dal cambio di governo a Parigi e pur esaltando i risultati ottenuti in questi suoi anni di mandato presidenziale in Francia, ha relazionato a largo spettro sul futuro dell'Unione europea. L'impressione è che abbia voluto fornire ad una selezionata platea di leader globali, un quadro strategico entro il quale condurre, secondo la sua visione, il vecchio continente nella legislatura da inaugurare dopo le elezioni europee del giugno 2024.
Serve una Unione europea più indipendente
Emmanuel Macron ha descritto l'Unione europea come un progetto che "non dipende dalle grandi potenze e non è un progetto di egemonia, ma di equilibrio, bilanciamento e rispetto". Il presidente francese ha sottolineato l'importanza dell'unità e della sovranità europea, soprattutto alla luce delle recenti sfide globali. Ha citato la risposta collettiva dell'UE alla crisi COVID e alla guerra in Ucraina come esempi di un’Europa forte proprio perché unita.
I settori tecnologici: rafforzare la produzione Ue
Secondo il presidente francese è necessario un rilevante rafforzamento della produzione europea nei settori tecnologici chiave e in altri settori critici, dalla tecnologia pulita verde con, ad esempio, gli innovativi chip all'agricoltura, dalle energie rinnovabili, non esclusa quella prodotta con nucleare di ultima generazione.. Ha poi ricordato con orgoglio l'allineamento della Francia agli obiettivi dell'Accordo di Parigi, dimostrando l'impegno a ridurre le emissioni e a migliorare la sostenibilità. Inoltre l'auspicio è che arrivi da Bruxelles una forte spinta a investire sull'intelligenza artificiale, lo spazio, la quantistica.
Investimenti pubblici e unione dei mercati dei capitali
Macron ha auspicato un aumento degli investimenti pubblici europei, suggerendo la possibilità di emettere eurobond incentrati su aree prioritarie. Sarà inoltre una unione dei mercati dei capitali europei a dover garantire sistemi finanziari più integrati in tutto il continente.
Su questi dossier da Parigi arrivano segnali di volontà di accelerare. La svolta impressa a dicembre dalla Francia di concerto con la Germania, al nuovo Patto di Stabilità e Crescita Ue, ha dato il senso di come Macron intenda procedere, restringendo pragmaticamente a Berlino l'interlocuzione, anche su altri dossier delle riforme di governance economica dell'Unione.
La difesa europea: una forte spinta all'industria Ue di settore
Macron ha di fatto avallato la strategia della Commissione che a voce della sua presdeinte Von der Leyen ha sottolineato la necessità di ripensare la difesa europea e la base industriale europea. Un chiaro endorsement della Francia all'impegno a presentare per marzo una strategia per l’industria europea della difesa, settore in capo al commissario per il mercato interno, il francese Thierry Breton, cosi come annunciato venerdi 19 gennaio a Stoccolma dalla presidente dell'esecutivo europeo.
Antonio De Chiara @euroeconomie.it