La Presidente della Commissione europea Von der Leyen è volata a Reykjavik, per seguire i lavori del IV Vertice dei Capi di Stato e di Governo del Consiglio d’Europa che da martedi 16 maggio ha riunito 46 paesi europei, nel comune impegno di promuovere, come da mission dell'organismo, la democrazia e di proteggere i diritti umani e lo stato di diritto in Europa.
La presidente per due giorni ai lavori del Consiglio d'Europa
Von der Leyen ha incontrato martedi 16 il primo ministro dell’Islanda, Katrín Jakobsdóttir e ha poi partecipato al vertice dei capi di Stato e di governo del Consiglio d’Europa. La presidente ha quindi preso parte alla sessione di apertura del Summit, dal titolo “Uniti attorno ai nostri valori” e ha poi partecipato a una tavola rotonda su “Sostenere l’Ucraina: solidarietà e responsabilità”.
Nel corso dei lavori proseguiti mercoledi 17 maggio, la presidente Von der Leyen è intervenuta al dibattito generale su “Uniti per l’Europa”.
Rivolgendosi ai rappresentanti dei 46 Stati membri del Consiglio d’Europa presenti al vertice nella capitale islandese, Von der Leyen ha sottolineato che il primo vertice del Consiglio d’Europa si è tenuto 30 anni fa, dopo la caduta della cortina di ferro.
Pieno sostegno all'Ucraina
La presidente della Commissione europea ha confermato a Reykjavik il pieno sostegno dell'Unione europea all'Ucraina corredando il suo discorso di parole di biasimo per l'aggressione di Mosca, considerata un attacco contro tutti i principi fondanti che i 46 membri del Consiglio d'Europa rappresentano.
Concretamente, la presidente ha chiesto ai Paesi membri di sostenere il piano di pace del governo ucraino: “Non faremo nulla sull'Ucraina senza l'Ucraina. Questo è il motivo per cui sosteniamo fortemente il piano di pace di Kyiv, è importante riunire le forze”.
La vigilanza della Commissione sul rispetto dei Diritti Umani nell'UE.
La presidente ha riferito alla platea delle attività dell'esecutivo di Bruxelles per nuove iniziative per l’uguaglianza di tutti i cittadini, nuove regole per combattere la corruzione e, per la prima volta, un Media Freedom Act.
Secondo la presidente “la cooperazione con il Consiglio d’Europa svolge un ruolo importante in questo lavoro per la democrazia" e ha promesso una salda adesione ai principi della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
“La promozione della democrazia ovviamente inizia a casa. La democrazia non è mai scontata: è un costante lavoro in corso." ha sottolineato la presidente e ha aggiunto che “il rischio di un regresso democratico è reale”. Il monitoraggio del rispetto dei principi dello Stato di diritto in tutti gli Stati membri, avviene di anno in anno con particolare rigore da parte della Commissione.
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