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All'orizzonte una nuova Europa sociale con la bozza di direttiva sui salari minimi adeguati

08-06-2022 08:35

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All'orizzonte una nuova Europa sociale con la bozza di direttiva sui salari minimi adeguati

La bozza della direttiva non prevede l’obbligo ma definisce procedure per adeguare salari minimi adeguati negli Stati membri

«Nei nostri orientamenti politici abbiamo promesso una legge per garantire salari minimi equi nell'UE. Con l'accordo politico - di lunedi 6 giugno - sulla nostra proposta su salari minimi adeguati, portiamo a termine il nostro compito. Le nuove regole tuteleranno la dignità del lavoro e faranno in modo che il lavoro paghi». Con queste parole la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato l'accordo trovato tra Consiglio, Parlamento e Commissione europea nelle ultime ore in tema di salario minimo.

 

La bozza della direttiva, da approvare in via definitiva da Parlamento e Consiglio UE, definisce procedure in grado di garantire l’adeguatezza dei salari minimi e di aggiornarli secondo una serie di criteri anche se non prevede l’obbligo di introdurre un salario minimo negli Stati membri (attualmente non è previsto in Italia, Austria, Svezia, Danimarca, Finlandia e Cipro). Gli aggiornamenti dovranno avvenire con la partecipazione delle parti sociali, una volta ogni due anni, mentre negli Stati membri UE  che prevedono un meccanismo di indicizzazione automatico l’aggiornamento potrà avvenire anche ogni quattro anni. Nei Paesidove invece il salario minimo non è previsto, la direttiva offre di favorire la contrattazione collettiva affinché si possano stabilire i salari e di estendere il bacino dei lavoratori che in linea al diritto nazionale possano godere di una tutela salariale.

 

Il commissario UE al Lavoro Schmit, in conferenza stampa, ha anche ripreso la situazione italiana, con i partiti in fermento sul tema del salario minimo, auspicando che la direttiva che verrà approvata possa essere uno strumento di mediazione tra le parti politiche. Nel quadro di rafforzata tutela dei lavoratori dipendenti, sottolinea l'importanza dell'accordo europeo il Ministro del Lacoro Orlando che in un tweet precisa che "vanno "tenute insieme tre cose: la tutela del #lavoro povero, l'adeguamento dei #salari attraverso una ordinata contrattazione e poi anche la riduzione del peso fiscale sul lavoro. Queste tre cose non vanno contrapposte, vanno tenute insieme."

 

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