EN - The EU Commission has decided to more than double (from 17.4% to 38.1%) the duties on imports of Chinese electric cars which 'benefit from unfair subsidies' and 'are causing a threat of economic damage to EU producers '
IT - La Commissione Ue ha deciso di raddoppiare (dal 17,4% al 38,1%) i dazi sulle importazioni di auto elettriche cinesi che 'beneficiano di sussidi ingiusti' e 'stanno causando una minaccia di danno economico ai produttori dell'Unione'
La Commissione europea prevede da luglio misure commerciali nell'intento di tutelare il mercato europeo dalla concorrenza sleale. L'introduzione di dazi da luglio 2024 sull'ingresso di auto elettriche cinesi nell'Unione europea per tutelare la produzione europea avviene nella piena consapevolezza di riaffermare l'automotive come uno dei settori trainanti dello sviluppo industriale dei Paesi dell'Ue ai quali l'esecutivo europeo invia un chiaro invito a non rinunciare. Le tariffe si applicano dal 4 luglio e la Commissione non esclude ci sia spazio per una trattativa. Non mancano tensioni nell'Unione. Germania, Svezia e Ungheria hanno votato contro i dazi ed esortano al dialogo con la Cina.
La reazione della Cina
Immediata la reazione del governo di Pechino che si dice pronto a rappresaglie commerciali. Dalla Cina il ministro del Commercio esorta l'Ue “a correggere le sue pratiche” e ad affrontare “le frizioni commerciali con il dialogo”. Pechino intende monitorare le mosse della Commissione europea e ad adottare misure necessarie a difendere gli interessi delle industrie cinesi dell'automotive, ormai divenute giganti del settore a livello globale.
Come gli Stati Uniti
La Commissione sta seguendo l'esempio di altri grandi Paesi, come gli Stati Uniti, per arginare un fenomeno che potrebbe rivelarsi dannoso e, contemporaneamente, per sostenere la qualità della produzione europea. Cresce nell’Unione l’esigenza di tutelare la filiera europea e limitare il pericolo dell'invasione delle produzioni cinesi, che presentano rischi e livelli di qualità non di rado diversa da quella comunitaria.
Per mantenere la scadenza UE del 2035 per la vendita di auto inquinanti, serve un'ampia politica industriale europea al fine di costruire la catena di approvvigionamento di veicoli elettrici nell'UE e di fornire auto elettriche Made-in-Europe a prezzi accessibili ai cittadini dell'Unione.
Antonio De Chiara @europolitiche.it