instagram
twitter
europolitiche

Sign up now to

europolitiche3

Newsletter

europolitiche

Cross-media in Italian on the policies of European institutions and governments of European Union countries

Cross-media in Italian on the policies of European institutions and governments of European Union countries

Visita di studio a Strasburgo: open call for participantsIl futuro dell’Unione Europea. Intervista di Silvana Paruolo all’Ambasciatore Cosimo RisiValori europei e processo di approfondimento e allargamento dell'UEGermany: Scholz moves forward without FDPEuropean reactions to Donald Trump's election victoryMoldova: Maia Sandu wins second presidential termMiersch is the new secretary of the SPDEU hits Chinese-made EVs with new tariffsEESC hosts Enlargement High-Level ForumVon der Leyen visits the Western BalkansECB cuts interest rates to support flagging eurozone economyEuropolitiche has won the project Erasmus Plus “Cross Media Europe”EU states approve tariffs on Chinese electric carsPro-European Bilateral in Berlin between the Presidents of Germany and Italy. Mattarella also met ScholzVon der Leyen attended the 79th United Nations General AssemblyMichel attended the UN Summit of the FutureGermany : Social Democrats won elections in BrandenburgFrance : l’Elysée officialise la composition du nouveau gouvernement BarnierEU votes to allow Ukraine to hit legitimate army targets in RussiaVon der Leyen presents new composition of EU CommissionEuropean Commissioners absent and few ministers present at Ecofin and Eurogroup in Budapest in SeptemberECB cuts interest rates to 3.5%Mario Draghi's Competitiveness Report shows how to save the EUMacron confie à Barnier le gouvernement d’une France agitée et diviséeUE: come vincere la sfida con la storia. Intervista al professor Luigi TroianiGermany: The results of the elections in Thuringia and SaxonyStarmer visits Germany and FranceVon der Leyen focuses on european microchips: enthusiasm for the start of construction work on a large factory in GermanyEmmanuel Macron a dressé le bilan des JO de ParisThe ECPR General Conference 2024 will be held in Dublin from 12 to 15 AugustRegional inequality and political discontent in EuropeHarris’s nomination for the White House has been welcomed in many EU capitalsJuly 2024: a month of major european political eventsUS President Biden withdrew from the race for the White House on Sunday 21 July. The reactions of EU leaders are one of respect and thanksParliament re-elects Ursula von der Leyen as Commission President
europolitiche

All'Ecofin l'Ungheria pone il veto sui fondi a Kiev

07-12-2022 14:39

Europolitiche

Europolitiche, ecofin, ministri economic europei,

All'Ecofin l'Ungheria pone il veto sui fondi a Kiev

L'Ungheria ha fatto muro contro i 18 miliardi per Kiev per il 2023, una ritorsione per il congelamento dei fondi di coesione (7,5 mld) e Pnrr ungherese (5,8)

All’Ecofin di martedi 6 dicembre 2022 la cosiddetta "questione ungherese" ha tenuto banco. Distinguendosi dagli altri 26 Paesi, l'Ungheria ha fatto muro contro i 18 miliardi per Kiev per il 2023, il che è apparso una ritorsione per il congelamento dei fondi di coesione (7,5 miliardi) e del Pnrr ungherese (5,8).

 

Un vertice complicato

Il veto ai trasferimenti per l’Ucraina è stato confermato dal ministro ungherese Mihaly Varga nel corso del vertice. Alla luce dello stallo venutosi a creare, Zbynek Stanjura, ministro dell'Economia della Repubblica ceca, presidente di turno Ue, si è detto pienamente impegnato alla ricerca di un compromesso e fiducioso che lo si raggiungerà nei prossimi giorni e "rimarranno soltanto questioni tecniche da concordare" e per fine anno "sarà possibile arrivare all'adozione".

In fondo, Germania, Francia e Italia erano consapevoli che Orban avrebbe agito per bloccare i 18 miliardi di prestiti promessi dall’Ue all’Ucraina per l’anno prossimo. In questo quadro, insieme ad altri 9 Stati, già giorni fa hanno chiesto che la Commissione Europea si adoperasse per rivedere il severo giudizio sulle mancate riforme del governo Orban sullo stato di diritto, in modo da sbloccare almeno una parte dei 7,5 miliardi di fondi di coesione congelati. Francia e Germania sarebbero quindi pragmaticamente disposte a fare qualche concessione a favore di Budapest.

 

Cosa farà la Commissione europea?

Per aggirare il veto ungherese, la Commissione dovrebbe quindi percorrere la strada della cosiddetta cooperazione rafforzata, la quale richiede però ai paesi dell’UE di fornire garanzie di bilancio che, in alcuni casi, necessitano dell’approvazione parlamentare, con conseguente allungamento dei tempi. I governi dell’Ue hanno tempo fino al Il termine ultimo per i governi europei per esprimersi sul congelamento dei fondi dell’Ue per l’Ungheria è il19 dicembre. Entro la fine dell’anno l'Ungheria deve far adottare il suo piano di ripresa o rischia di perdere il 70% dei 5,8 miliardi di euro di sovvenzioni. Nonostante il rigore di facciata, Francia e Germania sarebbero comunuqe disposte a fare qualche concessione a favore di Budapest.

 

I restanti dossier dell'Ecofin

Il veto ungherese ha comportato anche il rinvio di altre questioni all’ordine del giorno tra cui l’aliquota minima sulle multinazionali.

All'Ecofin  è stata presentata dalla presdienza ceca una nuova proposta di price cap sul gas.. Rispetto alla proposta della Commissione il tetto scenderebbe quindi da 275 a 220 euro. Si tratterebbe di un tetto al prezzo statico a 220 euro per megawatt ora (circa il doppio delle quotazioni attuali) che scatta se il prezzo del gas supera questa soglia per cinque giorni consecutivi. 

Nel documento si prevede inoltre che il divario del Ttf con gli indici di riferimento per il gas liquefatto (gnl) dovrà essere di 35 euro (e non più 58) per 5 giorni consecutivi.

 

Board@europolitiche.it


instagram
twitter
whatsapp

WEBSITE CREATED BY Q DIGITALY

©2021-2022 di Europolitiche.it