EU/EN - World leaders met in Davos from Monday 20 to Saturday 24 January 2025 and discussed the issues of the moment.
Leading European figures attended.
In the speech of the President of the European Commission Ursula von der Leyen in Davos, the immense challenges that this beginning of the century has brought are highlighted: hyperglobalization, technological discoveries and emerging powers that are reshaping the global landscape. And how Europe intends to tackle these problems by promoting innovation and clean energy, modernizing global trade rules and strengthening unity among its 27 nations.
Roberta Metsola, president of the European Parliament, outlined a new agenda for the European Union at the World Economic Forum. He underlined the need for Europe to become competitive again and reaffirm itself as a global leader, overcoming a wait-and-see attitude. He also highlighted the importance of reviewing defense spending given international challenges.
President Donald Trump virtually addresses participants at the World Economic Forum's Annual Meeting on Thursday. Trump has delivered the first international speech of his second term, appearing via livestream.
Thursday’s remarks, however, took a combative approach to international diplomacy, as he once again threatened tariffs against foreign competitors — and even allies like the European Union.
European Central Bank President Christine Lagarde addresses President Trump's remarks criticizing the European Union for what he claims is an unequal trade relationship.
In summary, in Davos, European leaders called for a relaunch of the multilateral agenda, the international liberal order and the global decarbonization agenda. Trump instead claimed the national sovereignty and decision-making of the great powers, primarily the United States.
Will it be possible to find a synthesis between Europe and the United States in the coming months?
IT - Riuniti a Davos dal lunedi 20 a sabato 24 gennaio 2025, i leader mondiali si sono confrontati sui temi del momento. Sono intervenute figure europee di primo piano. Il discorso speciale della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen di martedì 21 gennaio ha sottolineato le sfide che deve affrontare un mondo in cui le principali economie "combattono per l'accesso alle materie prime, alle nuove tecnologie e alle rotte commerciali globali". Nessun arretramento rispetto al Green Deal che resta a Bruxelles una delle direttrici d’azione del secondo mandato della Presidente.
In coerenza con Von der Leyen, la presidente del Parlamento europeo Metsola ha spronato alla coesione i Paesi europei: «Sbagliato rassegnarci al pessimismo. Abbiamo un potenziale finanziario enorme, ci serve soltanto un po’ di fiducia»
L'intervento del Presidente degli Stati Uniti in videoconferenza ha tenuto banco ed è stato considerato una vera e propria sfida all'Europa che dovrà ora misurarsi con le nuove iniziative di Trump, prime fra tutte la probabile introduzione di nuovi dazi.
A questa che è stata definita una vera e propria offensiva, sabato 25 gennaio la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde ha invitato i leader europei ad "agire insieme". "L'Europa - ha detto - ha un'enorme capitale di talenti e risparmi, ma serve una grande sveglia per muoversi. Se i leader europei collaborano e rispondono alle minacce esterne, c’è un enorme potenziale per reagire con successo".
Da un lato la narrativa europea di un rilancio dell'agenda multilaterale, dell'ordine liberale internazionale e della agenda globale di decarbonazzazione. Dall'altro, la rivendicazione di Trump della sovranità nazionale e del decisionismo delle grandi potenze.
Europa e Stati Uniti riusciranno a trovare un nuovo equilibrio?
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