EN : One of the major political issues of the European elections concerns the direction of EU policy towards 2030. The institutions of the EU will have to answer urgent questions that Europeans will continue to face during the next legislature.
On the economic front, Mario Draghi's reports on European competitiveness and Enrico Letta on the single market will outline possible avenues which will fuel the political debate.
IT : Una delle principali questioni politiche delle elezioni europee riguarda la direzione della politica dell’UE verso il 2030. Le istituzioni UE dovranno rispondere alle domande urgenti che gli europei continueranno a porre durante la prossima legislatura. Sul fronte economico, i rapporti di Mario Draghi sulla competitività europea e di Enrico Letta sul mercato unico delineeranno le possibili strade che alimenteranno il dibattito politico.
Letta ha preparato in sei mesi il rapporto sul futuro del mercato unico e lo presenta al Consiglio europeo di questa terza settimana di aprile. Draghi sta redigendo un rapporto sulla competitività dell’UE, che consegnerà dopo le elezioni europee di giugno.
Secondo Letta l'Ue deve adottare urgentemente misure per promuovere una “strategia industriale competitiva” che rivaleggia con l’Inflation Reduction Act (IRA) degli Stati Uniti, anche attraverso un meccanismo di contributo agli aiuti di Stato a livello europeo. Letta ritiene urgente sviluppare le capacità europee per essere autonomi in ambito strategico. E' necessario, secondo il presidente dell'Istituto Delors, una strategia di coordinamento fra istituzioni e sistemi produttivi per un accordo da attuare nella prossima legislatura. Sui media, il rapporto Letta è presentato come un documento dal quale la prossima Commissione europea potrà orientare la direzione.
Dal canto suo, Mario Draghi ha anticipato, all'incontro Ue di alto livello del 15 e 16 aprile sul pilastro dei diritti sociali a La Hulpe in Belgio, alcune linee guida del rapporto sulla competitività, suscitando un notevole battage mediatico. Il suo monito è risuonato autorevolmente nelle capitali e nei piani alti dei protagonisti dell'economia europea, inclusi i sindacati dei lavoratori. Senza rinnovamento radicale, ha sostenuto Draghi gli attori economici dell'Unione non potranno esprimere il potenziale competitivo necessario per tenere, in termini di crescita e benessere sociale, il passo con Stati Uniti e Cina.
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