E' stata raggiunta lunedi 27 febbraio a Londra l'intesa tra Ue e Regno Unito sulla revisione del Protocollo per l'Irlanda del Nord, la questione più complessa tra quelle rimaste irrisolte dopo Brexit.
Una vecchia questione
L'Irlanda del Nord è l'unico territorio del Regno Unito a condividere un confine di terra con uno stato membro dell'Unione, la Repubblica d'Irlanda. Questa frontiera è rimasta libera da dogane e controlli perché la possibilità di muoversi liberamente nell'isola è un pilastro dell'accordo del Venerdì santo che nel 1998 pose fine a un oltre trent'anni di violento conflitto tra gli unionisti e repubblicani. Erano invece finora in vigore controlli su alcune merci dirette alla sponda britannica del Mare d'Irlanda o da essa provenienti, fatto particolarmente indigesto agli unionisti, che un anno fa avevano deciso di sfilarsi dal governo di Belfast.
Un patto in tre punti
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è giunta la mattina di lunedi in treno a Londra per l'incontro ufficale con il primo ministro britannico Rishi Sunak. in un hotel vicino a Windsor, dal quale dervia il nome mediatico Windsor framework attribuito all'accordo.
Il patto si articola essenzialmente in tre punti: il primo è la garanzia di un transito delle merci senza controlli burocratici particolari, tramite una green line, un “corridoio verde” automatico privo di ostacoli doganali di sorta. Fanno eccezione solo i prodotti considerati a rischio di esportazione da Dublino a altri paesi Ue: questi saranno sottoposti a controlli passando da un "corridoio rosso” alternativo, la red line.
Il secondo punto prevede il diritto di accesso automatico per i nord-irlandesi a prodotto britannici essenziali come medicinali, sementi, piante. Il terzo riguarda la sovranità degli irlandesi del nord, attraverso le proprie istituzioni democratiche, sulle decisioni di Bruxelles che li riguardino in quanto ancora soggetti al mercato unico europeo, a differenza della Gran Bretagna: potranno esercitare un freno legislativo come strumento di salvaguardia. Qualora venisse attivato questo freno, il governo di Londra potrà esercitare un veto.
Le dichiarazioni
Alle 16.30 italiane Sunak e von der Leyen hanno parlato in una conferenza In conferenza stampa, Sunak ha dichiarato ”Abbiamo rimosso ogni segnale di confine nel mare d'Irlanda e pur essendoci state in passato differenze tra Regno Unito e l'Unione europea asiamo alleati, partner commerciali e amici. Qualcosa che abbiamo visto bene nell'ultimo anno dove ci siamo uniti ad altri nel sostegno all'Ucraina. Questo è l'inizio di un nuovo capitolo nelle nostre relazioni".
Non si è fatta attendere la reazione di Jeffrey Donaldson, leader del Partito democratico unionista (Dup) : "La questione chiave è l'applicazione del diritto dell'Unione europea", aggiungendo "ci sono voluti mesi per arrivare a questo punto e non saremo affrettati, non saremo spinti a prendere una decisione affrettata. Vogliamo prendere la decisione giusta".
Hanno atteso l'accordo di ieri con un certo sospetto, e con loro, a Londra, la anche la fazione pro-Brexit più intransigente del partito conservatore.
Per Ursula von der Leyen l'accordo "rispetta a protegge i nostri rispettivi mercati e interessi" e, sottolinea, permetterà a britannici e nord-irlandesi "di accedere allo stesso cibo e agli stessi medicinali". Al contempo, offre "solide salvaguardie che proteggeranno l'integrità del mercato unico".
Inoltre, "la Corte europea di giustizia è l'unico arbitro di ultima istanza sulle questioni di diritto Ue, come è naturale che sia visto che è previsto dall'ordine legale Ue. Quindi la Corte Ue avrà l'ultima parola sulle questioni legate al diritto Ue e al mercato unico ma entro i margini del Windsor framework".
Von der Leyen invece, il cui viaggio era stato annunciato solo domenica, è stata ricevuta nel tardo pomeriggio al Castello di Windsor da Re Carlo III: "Abbiamo discusso delle sfide comuni che l'Ue e il Regno Unito devono affrontare come partner storici e dei nostri compiti comuni: sostegno incondizionato all'Ucraina e lotta al cambiamento climatico globale", ha scritto su Twitter la presidente della Commissione europea.
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