La Commissione europea ha presentato all’Ungheria una valutazione nell’ambito della procedura di condizionalità, ritenendo che, “nonostante le misure adottate, permanga un rischio per il bilancio dell’Ue, dato che le misure correttive che devono ancora essere realizzate sono di natura strutturale e orizzontale”. È quanto è emerso da una conferenza stampa svoltasi il 30 novembre a Bruxelles.. Pertanto la Commissione “ritiene che l’Ungheria non abbia compiuto progressi sufficienti nelle sue riforme e debba raggiungere tappe fondamentali per i suoi fondi per la ripresa e la resilienza”.
Inoltre la Commissione, dopo aver garantito “l’inclusione di tappe fondamentali in materia di indipendenza della magistratura e tutela del bilancio dell’Ue, ha comunuqe deciso di approvare il piano ungherese per la ripresa e la resilienza, a condizione della piena ed effettiva attuazione delle tappe fondamentali richieste”. Infatti, nel Pnrr, “al fine di risolvere le violazioni che mettono a rischio il bilancio dell’Ue, l’Ungheria si è impegnata ad adottare 17 misure correttive, insieme ad altre riforme dello Stato di diritto relative all’indipendenza della magistratura”. In sostanza la Commissione congela il 65% degli impegni finanziari per tre programmi operativi nell’ambito della politica di coesione per un importo di 7,5 miliardi.
Sarà comunuqe il Consiglio dei ministri Ue, a pronunciarsi nelle prossime settimane in relazione alla proposta di sospensione dei fondi all'Ungheria avanzata dell'esecutivo guidato dalla Von der Leyen..
Board@europolitiche.it