In Francia Les Repubblicaines (LR) hanno scelto Valérie Pécresse come candidata alle prossime elezioni presidenziali, che si terranno nell’aprile del 2022. La Pécresse ha vinto le primarie ottenendo il 61% dei voti, contro il 39% del suo sfidante Eric Ciotti. Una candidata donna nel partito fondato nel 2015 da Nicolas Sarkozy cambiando nome all'Unione per un Movimento Popolare (UMP) erede storico del gollismo. Lo stesso partito escluso nel 2017 con l'allora candidato Fillon dal ballottaggio contro Emmanuel Macron a vantaggio della candidata di destra Marine Le Pen. Dai giorni amari di quella esclusione, la macchina elettorale neogollista medita un ritorno in grande stile sul proscenio della corsa all'Eliseo ora affidato alle possibilità di vincere di Valérie Pécresse.
Pécresse ha 54 anni e un lungo cursus honorum nelle fila neogolliste, sia come collaboratrice di Chirac che come ministra con Sarkozy, anche se nel 2019 era giunta a lasciare i Repubblicani giudicandoli approdati troppo a destra salvo rientrarci fino a vincere addirittura le primarie per le presidenziali, sull'onda della popolaità garantitale dal ruolo di presidente della regione dell’Île-de-France.